Feudo Montoni Vrucara Nero D'Avola Prephylloxera Sicilia DOC
Vrucara é il nome del cru da cui proviene l’uva. Il nome trae origine da un vigneto la cui terra é stata sempre chiamata “Vrucara”. Prende tale nome poiché é diffusamente presente la vruca, in siciliano é il nome di un cespuglio che spontaneamente cresce intorno al vigneto. Tale erba dal sentore mentolato miscelato con olio d’incenso. “Travasa” nelle antiche piante di viti, uniche, caratteristiche che troviamo successivamente nel vino.
Dettagli del prodotto
Descrizione
Feudo Montoni Vrucara è una Sicilia DOC composta interamente da uve di Nero D’Avola Prephylloxera. Fermentazione 100% in contenitore di cemento con lunga macerazione sulle bucce, 30 giorni. La pigatura é effettuata con un antico torchio in legno. Fermentazione malolattica spontanea interamente svolta in cemento. Affinamento di 42 mesi in cemento, 4 mesi in botte, 6 mesi in bottiglia.
Colore rosso rubino brillante, intenso e persistente al naso con aromi terrosi, note di prugna rossa e frutti di bosco, in armonia con note di petali di rosa, note speziate di vaniglia e balsamiche di eucalyptus e liquirizia. Morbido e vellutato al palato, con una bilanciata acidità e tannini morbidi ed equilibrati. Il Vrucara ha una prolungata persistenza aromatica al retrogusto.
LA CANTINA
Nel 1469 d.C. nel cuore della Sicilia, all’interno del Principato di Villanova, viene edificato dalla nobile famiglia aragonese Abatellis il baglio (tipica costruzione siciliana a corte quadrangolare). Dopo seicento anni, nelle stesse cantine, dalle stesse terre vengono prodotti i vini. Già ne1 1595 Andrea Bacci, l’agronomo e medico di Papa Sisto V, nelle pagine del “De Naturali Vinorum Historia”, il primo trattato enologico italiano, elogiava la tradizione viticola e le qualità del vino prodotto in queste terre. Alla fine del 1800 la storia di Feudo Montoni si lega con quella della famiglia Sireci ,il nonno di Fabio, Rosario acquistò il Feudo riconoscendo in esso particolari caratteristiche legate al terroir ed alla sua biodiversità. Trovò antiche piante di Perricone, Nero d’Avola, Catarratto; si innamorò sopratutto dei vini di quelle uve che presentavano tratti eleganti ed inconsueti, e per questo acquisto il feudo , in esso era custodito il segreto. Elio, il padre di Fabio, nella seconda metà degli anni sessanta selezionò le migliori piante presenti nella tenuta (Selezione Massale) con esse impiantò i nuovi vigneti ed ammodernò la cantina. Elio trasmette al figlio Fabio la passione ed il rispetto per la Natura . Elio insegna a Fabio l’etica del lavoro , del sacrificio per l’ottenimento di un obiettivo . Lavoro che se fatto con dedizione ed amore diventa un “meraviglioso viaggio” da vivere. Fabio , da ormai trent’anni, prosegue il lavoro del nonno e del padre, custode delle antiche piante e delle loro uve. Fabio, comprende quanto sia importante nel suo lavoro, conoscere bene il passato per guardare al futuro. L’invenzione della tradizione diventa la chiave di lettura di ogni sua decisione. Fabio prende parte personalmente a tutte le diverse fasi del processo di produzione dal vigneto alla cantina . I vini di Fabio, “…sono del tutto particolari:hanno la grazia dei grandi rossi superiori non tanto per ricchezza strutturale, generalmente cosa ordinaria, bensì per ricchezza di eleganza, stile e classe..”.