Terre Nere Feudo di Mezzo Etna Rosso DOC
"Feudo di Mezzo è forse la più grande contrada della DOC Etna: di carattere omogeneo, ma con variazioni qualitative evidenti. Un pò come si potrebbe dire di Clos de Vougeot in Borgogna. Le migliori particelle – come il nostro “Quadro delle Rose”- esibiscono un carattere ombroso, suggestioni autunnali nel suo bouquet speziato-resinato. Sempre la prima zona a essere vendemmiata, ci da anche sempre i vini più aperti, generosi e morbidi. Di tutti i nostri crus è quello supremamente vellutato, dai tannini più soavi, dal bouquet avvolgente. Lo adoro quando invecchia ineffabilmente, la sua natura crepuscolare che, come matura, guadagna luminosità." -Marco De Grazia
Product Details
Description
Tenuta delle Terre Nere Feudo di Mezzo è una DOC Etna composta interamente da uve di Nerello Mascalese. Fermentazione alcolica a temperatura controllata (28-30° C). Fermentazione malolattica spontanea e maturazione in barriques e tonneaux di rovere francese (20% legno nuovo). Imbottigliamento dopo 14 di affinamento in legno
Color rubino intenso. Profumo elegante, complesso, con note di piccioli frutti rossi e ciliegia. Sapore armonico, con buona acidità e persistenza gustativa, tannini morbidi e setosi
LA CANTINA
La proprietà è ubicata sulle pendici nord dell’Etna, entro la fascia collinare che si estende tra Solicchiata e Randazzo, storicamente di tutto il territorio Etneo la zona di elezione per i grandi vini rossi. La tenuta è composta da circa 45 ettari frammentati in 29 appezzamenti in nove contrade. I terreni degli appezzamenti sono di natura diversa e lo stesso è vero delle loro altitudini, che variano dai 600 ai 1,000 metri s.l.m. Eccezione fatta per circa 7 ettari recentemente impiantati, i restanti hanno tra i 50 e i 100 anni. Meno di un ettaro ha superato i 140 anni, sopravvivendo alla fillossera, ed è, dunque, franco di piede. La fillossera arrivò ufficialmente sull’Etna nel 1881 e distrusse una grande quantità di viti: il suolo vulcanico, tuttavia, grazie alla grande presenza di silicio, ha favorito la conservazione di molte viti ma di pochissimi vigneti che, per potersi definire prefillosserici, hanno quindi necessariamente un’età superiore ai 140 anni (al 2021).